Visitare il borgo di Alberobello: le tappe imperdibili

Visitare il borgo di Alberobello: le tappe imperdibili

Alberobello è una delle località più amate della Puglia, famosa per i trulli: ecco cosa vedere

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Anche conosciuta come “capitale dei trulli”, Alberobello è un borgo della Puglia nella quale vale assolutamente la pena fare una capatina se si decide di trascorrere le vacanze in questa meravigliosa regione italiana. L’unicità architettonica e l’importanza storica di questo Comune italiano sono state riconosciute dall’Unesco e la città è Patrimonio dell’Umanità dal 1996. Inoltre, il Touring Club Italiano ha conferito al paese la Bandiera arancione, un marchio di qualità turistico-ambientale mentre l’ANCI l’ha riconosciuto come uno dei Borghi più belli d’Italia.

La storia di Alberobello

trulli sono un tipo di costruzione conica di pietra a secco, tradizionali della Puglia centro-meridionale. La maggior parte di essi sorgd nella Valle d’Itria, dove si trova appunto Alberobello. Queste costruzioni sono il perfezionamento delle preistoriche thòlos, presenti nelle varie zone dell’Italia, tuttavia i trulli si distinguono da essi per la loro continuità d’uso.

I trulli più antichi di Alberobello risalgono al XIV secolo. È proprio in quel periodo che questa terra all’inizio disabitata fu assegnata al primo conte di Conversano Andrea Matteo III Acquaviva d’Aragona, che decise di introdurre dal feudo di Noci una quarantina di famiglie di contadini. Con il passare del tempo sorsero nella zona degli insediamenti rurali che, accorpandosi poco a poco formarono dei veri e propri villaggi soprannominati in seguito Aia Piccola e Monti.PUBBLICITÀ

Per evitare di pagare le tasse sui nuovi insediamenti al Regno di Napoli, ai nuovi coloni venne imposta la costruzione di muri a secco, senza malta, di modo che potessero essere facilmente smantellate. Tuttavia, l’uso di questa particolare tecnica edilizia era anche dovuto all’abbondanza di pietra calcarea e carsica in quelle zone, che venivano utilizzate per le costruzioni.

Cosa vedere ad Alberobello

Essendo un paesino, è facile visitare i trulli di Alberobello in poco tempo, perdendosi tra le sue viuzze caratteristiche. Dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio vicino al borgo ecco dove dirigersi come prima cosa per scoprire questa cittadina fiabesca:

Il distretto di Rione Monti è composto da ben 1030 trulli. Questi sono allineati lungo i margini di otto stradine irregolari che procedono verso la sommità del colle, sulla cima del quale spicca la chiesa di Sant’Antonio da Padova, anch’essa a forma di trullo. Qui sorgono trulli di ogni tipo, i più conosciuti tuttavia sono i Trulli Siamesi, uniti sulla sommità ma con ingressi che aprono su due strade diverse. Un tempo collegati da una porta esterna, si racconta che furono separati a seguito di una faida tra due fratelli, innamorati della stessa fanciulla. Molti dei trulli di questa zona ospitano negozietti e botteghe artigiane in cui fare un po’ di shopping.

Per ammirare il Rione Monti dall’alto e godere di un panorama spettacolare basta andare ad Alberobello centro, in piazza Gian Girolamo D’Acquaviva D’Aragona, qui si trova la terrazza-tetto Belvedere o Terrazza di Santa Lucia, resa pubblica ai visitatori negli Anni ’90.

Rione Aia Piccola è una zona che comprende 400 trulli, quasi tutti abitati. Un posto perfetto per immergersi nell’atmosfera del vecchio borgo medievale visto che, rispetto alle altre zone della città, è l’unica a non essere invasa dalle attività commerciali. In questa zona sorge il Trullo Sovrano, un trullo a due piani con un’enorme facciata. Oggi è una casa-museo con ingresso a pagamento che è possibile visitare per ammirare le sale arredate e il giardino mediterraneo.

Tra Aia Piccola e piazza del Popolo sorge Casa Pezzolla, un complesso architettonico unico nel suo genere, composto da 15 trulli comunicanti tra loro. Oggi è la sede del Museo del territorio, ideale per chi vuole conoscere la cultura del territorio scoprendo le attività produttive principali della zona e ammirando gli arredamenti tipici di un trullo dell’epoca contadina.

Tra un rione e l’altro è d’obbligo una sosta in uno dei ristoranti-trullo della città, per assaggiare le delizie locali come le orecchiette alle cime di rapa e gustare i prodotti tipici della zona. Per chi invece volesse vivere un’esperienza davvero particolare e unica il consiglio è quello di prolungare il proprio soggiorno per trascorrere la notte in un trullo di Alberobello.Visitare Alberobello in un giorno

@123rf

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