UMBRIA : I BORGHI PIÙ BELLI 24 – 25 APRILE 2021
UMBRIA : I BORGHI PIÙ BELLI 24 – 25 APRILE 2021
1° giorno: Dalla tua città fino a Spello e Foligno
Verso l’ora di pranzo, o nel primissimo pomeriggio, arrivo nella “Splendissima Colonia Julia”, chiamata così dall’Imperatore romano Augusto. Oggi si chiama Spello ed è sinonimo di “Infiorate”, vere e proprie opere d’arte realizzate ogni anno per il “Corpus Domini” dai cittadini del borgo.
La visita di quello che è uno dei Borghi più Belli d’Italia, inizia dai resti romanici della cinta muraria, che attesta la grandezza che ebbe la città. Le porte di accesso di cui la Porta Consolare (da Piazza del Mercato) è l’ingresso principale costruita in calcare del Subasio con torre quadrata medievale e tre statue marmoree ne è tutt’ora impressionante testimonianza.
La porta Urbica
(da via Roma), Porta Venere con le due Torri dette di Properzio a pianta dodecagonale la dice lunga sull’importanza della città. Nella Collegiata di Santa Maria Maggiore, con la celebre Cappella Baglioni dal pavimento maiolicato di Deruta e gli affreschi del “Pinturicchio” con il suo autoritratto (la finestrella con la grata dipinta sulla parte destra dell’Annunciazione, sotto la mensola). Ai pilastri del presbiterio figurano anche due affreschi del “Perugino”.
Nella chiesa francescana di Sant’Andrea, un affresco di “Dono Doni” del 1565, un Crocifisso su tavola di scuola giottesca e l’opera più visitata di Spello: la pala d’altare con la Madonna col bambino in trono del “Pinturicchio”.
Fra i 350 e i 650 metri sul livello del mare, con il sostegno “dei pittorici muretti a secco”, si estendono circa 400 ettari di terreno coltivato ad ulivi. Visita con video esplicativo e degustazione di olio extravergine di oliva macinato a pietra presso il Frantoio di Spello.
Alle 15 e 30 da Spello si prosegue per Foligno, (che oltre che essere centro del mondo per gli abitanti della città), è centro della cultura Umbra tra classico e moderno. Il centro storico conserva edifici religiosi e palazzi signorili di assoluto pregio. In Piazza della Repubblica, fulcro della vita sociale e civile già dal Medioevo, si affacciano: il neoclassico Palazzo Comunale; Palazzo Trinci, oggi Museo della Città, conserva splendidi affreschi quattrocenteschi, alcuni dei quali attribuiti a Gentile da Fabriano. Il Duomo è dedicato al santo patrono Feliciano, ha un ricco portale scolpito (1201), poi c’è Palazzo Orfini, dove nel 1472 venne stampata la prima edizione della Divina Commedia. Vicino, l’Oratorio della Nunziatella, pregevole esempio di architettura rinascimentale con affreschi del Perugino (1507).
Curiosità da non perdere: UMBRIA
l’opera di Gino de Dominicis chiamata “Calamita Cosmica” e costruita in segreto ha partecipato a quasi tutte le esposizioni di arte moderna fino a quando non è stata comprata dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia e collocata dove oggi la si trova. E’ un’impressionante scultura raffigurante uno scheletro umano di 24 metri adagiato all’interno della Chiesa della SS Trinità. Lo scheletro è steso sulla schiena e regge un’asta di ferro dorata in equilibrio sull’ultima falange del dito medio della mano destra. L’asta rappresenta la calamita che mette in contatto lo scheletro con il mondo cosmico.
Da vedere anche la Chiesa di San Francesco, che conserva i resti della Beata Angela da Foligno, celebre mistica e maestra di teologia. Tra i palazzi signorili Palazzo Candiotti, sede dell’Ente Giostra della Quintana. La gara, uno dei Tornei più antichi d’Italia, vanta ben due edizioni ogni anno, una a giugno e una a settembre, in cui cavalli e cavalieri si sfidano in una singolare corsa all’anello.
In prima serata sistemazione in hotel per la cena ed il pernottamento. UMBRIA
2° giorno: Bevagna e Montefalco
Dopo la prima colazione partenza per Bevagna, uno dei pochi borghi ad aver mantenuto intatto il suo assetto urbanistico medievale e per questo essere uno dei Borghi più Belli d’Italia. Un tempo nota per le tele pregiate che vi si producevano, tanto da essere chiamate “bevagne”.
Passeggiata intorno alla cinta muraria, ingresso da una delle porte medievali ancora ottimamente conservate. Piazza Filippo Silvestri su cui si affacciano il gotico Palazzo dei Consoli posto singolarmente in obliquo rispetto agli assi viari, le chiese romaniche di San Silvestro (1100 d.C) e di San Michele Arcangelo (1100 d.C). Corso Matteotti, Via Crescimbeni, il Tempio Romano (II sec. d.C.), Piazza Garibaldi con Porta Cannara. Scendendo, in prossimità del tempio romano, sulla stradina a ciottolato che scende sulla sinistra, troviamo le sale che ospitano i resti delle terme romane (II sec. d.C.), con mosaici a grosse tessere bianche e nere che raffigurano tipici soggetti che attingono al repertorio mitologico ed ornamentale di tipo marino: tritone ed ippocampo, polipi, delfini, aragoste.
La più importante manifestazione storica di Bevagna si tiene nell’ultima decade di giugno: “il Mercato delle Gaite”. In questa occasione, personaggi in costume ripropongono antichi mestieri lungo vicoli e ambienti caratteristici, con degustazione di antichi sapori medievali e presentazione delle produzioni artigianali tipiche.
Alle 10 e 30 si prosegue la giornata con la visita di Montefalco, uno dei Borghi più Belli d’Italia, chiamato, per la sua incantevole posizione, “Ringhiera dell’Umbria”.
Coccorone in Montefalco:
la leggenda popolare legata al nome di Montefalco è quella in cui si narra della fuga dei falchi tanto amati dal giovane Federico II. Questi scelsero Coccorone per posarsi. Gli abitanti del Paese presero i falchi per riportarli a Federico II, con la richiesta di non attaccare il loro paese. Questi, acconsentendo, decise di ribattezzare Coccorone col nome di Montefalco.
Dalle mura storiche del borgo è possibile ammirare la valle umbra da Spoleto ad Assisi. Visita del borgo. Patria di uno dei migliori vini Umbri, strutturato, rosso rubino, intenso e straordinariamente longevo: il Sagrantino. Partenza per la Cantina Vinicola, visita della cantina e della produzione del vino autoctono.
Il vitigno Sagrantino dimora qui da tempo immemore, tanto che la coltivazione si fa risalire ai primi frati francescani che lo utilizzavano, come si evince dal nome, per i “sacramenti”. Dopo la degustazione Rientro a casa.
Partenza per il rientro dopo il pranzo libero per tornare alle proprie città di partenza. UMBRIA
Quota individuale di partecipazione € 190
Supplemento camera singola € 25
La quota individuale di partecipazione comprende:
Il viaggio in bus gran turismo dalla località di partenza concordata su uno dei punti di prelievo dei viaggiatori fino allo stesso punto per il ritorno;
II numero minimo dei partecipanti è basato su venticinque persone, e sarà curato dell’organizzatore (dare conferma della partenza tre giorni prima della stessa).
Accompagnatrice/accompagnatore seguirà il tour per l’intera durata.
L’albergo di pernottamento, cena e piccola colazione è un ottimo tre stelle.
Una visita ad una cantina di produzione del vino Sagrantino con relativa degustazione è compresa.
Visita di un oleificio con una degustazione.
Guida di un’ora e mezza a: Spello; Foligno; Montefalco.
La quota di partecipazione non comprende:
Il pranzo del Sabato e della Domenica.
Le mance e gli extra personali.
Le bevande durante la cena in hotel, o in ristorante.