NORVEGIA: IL FASCINO DI VIVERE IN UN FARO
NORVEGIA: IL FASCINO DI VIVERE IN UN FARO
Un’avventura in cui sentirsi un’affascinante sentinella dell’infinito, da soli o in compagnia del vostro complice di vita.
Ritrovare la propria libertà, fuggire dalla routine, pensare, dipingere, scrivere, creare, ritrovare se stessi in un rifugio rigenerativo per mente e spirito.
Un isolamento non imposto ma deciso personalmente, nel mare della tranquillità dove trascorrere giornate avventurose per riscoprire il vero senso dell’esistenza.
Un’esigenza-sogno che viene resa possibile da coloro che gestiscono i numerosi fari disseminati sulle coste di tutto il mondo.
Vania Calabri
Ecco i link a quattro fari che accettano viaggiatori.
Faro dell’Isola di Palagruza in Croazia
Morfologia – NORVEGIA
Il territorio della Norvegia continentale si estende per 323802 km² ed è principalmente montuoso, essendo attraversato da nord a sud dai Monti Scandinavi. Il punto più alto è rappresentato dal Galdhøpiggen (2 469 m), situato nel massiccio del Jotunheimen; le altre cime più alte sono il Glittertind (2 465 m), fino a poco tempo fa considerato come la vetta maggiore, e lo Store Skagastølstind (2 403 m). Nella parte meridionale ci sono molte zone costiere e pianeggianti.
Legato geologicamente allo scudo baltico,
il territorio norvegese ha una conformazione che di recente ha subito il sollevamento terziario e la creazione dei fiordi, avvenuta nell’ultima fase di erosione. Perciò la struttura di base, che risale a ere molto antiche, è formata da un penepiano – ovvero una superficie di riempimento quasi piatta che può diventare pianura (se a livello del mare) o essere considerata altopiano – di rocce, su cui, durante l’orogenesi caledoniana, si innalzò violentemente la catena montuosa che oggi è la spina dorsale della penisola scandinava; la stessa catena montuosa è poi il luogo di nascita di molti fiumi (diretti sia verso l’Oceano Atlantico e che quindi attraversano la Norvegia sia verso il Golfo di Botnia e che quindi attraversano la Svezia), nonché confine naturale e politico tra i due stessi paesi. Inoltre, nel Quaternario ebbe anche inizio l’opera di erosione e di modellamento delle glaciazioni, che scavarono profonde valli, arrotondarono i rilievi e consolidarono la rete fluviale.
In Norvegia sono frequentissimi gli altopiani,
incisi dalle valli scavate dai ghiacciai; elemento dominante nel centro-sud del paese, l’altopiano è quasi assente nell’estremo nord. Nella zona più settentrionale (Finnmark) il rilievo comprende un unico vasto altopiano alto dai 300 ai 500 metri, il cui paesaggio è sporadicamente interrotto solo da alcuni gruppi collinari rari e non molto alti. Da qui si sviluppa lungo la costa la catena montuosa che corre verso sud-ovest e che attraversa tutto il paese. La parte centromeridionale è la più elevata e comprende anche alcuni ghiacciai oltre i 2 000 m.
In generale il versante occidentale è ripido e scavato da valli che terminano sul mare formando i fiordi. Il lato interno dei Monti Scandinavi ha invece un’inclinazione più dolce.
Va poi detto che a tutte le latitudini sorgono porti e città ben riparati come Stavanger, Bergen (talmente protetta da essere una delle città norvegesi più piovose e meno nevose in assoluto), Trondheim, Bodø, Narvik e Tromsø. Infine, di fronte alle coste emergono ovunque, tranne che nell’estremo tratto sud-orientale, isole e arcipelaghi come Senja e Kvaløya e gli arcipelaghi delle Vesterålen e delle Isole Lofoten.
Martine Estain
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Aprile 21, 2021 at 10:41 am