SAGRA DELLA CASTAGNA 9,99 a persona: prenota prima
Gita alla Sagra Della Castagna Di Montella 02 novembre 2019
SAGRA DELLA CASTAGNA DI MONTELLA 02 NOVEMBRE 2019
GITA IN BUS DA NAPOLI -SCAFATI- C/MARE -ANGRI -NOCERA -SALERNO
BUS A/R DA 15€
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CASTAGNA
La castagna di Montella IGP è un prodotto ortofrutticolo italiano a Indicazione geografica protetta. Quella del castagno, a Montella e nel territorio del disciplinare, è una coltura vera e propria.
La castagna è il frutto del castagno a differenza della castagna dell’ippocastano che invece è un seme. Le castagne derivano infatti dai fiori femminili (solitamente 2 o 3) racchiusi da una cupola che poi si trasforma in riccio. La castagna è un achenio, ha pericarpo liscio e coriaceo bruno scuro, all’apice è presente la cosiddetta torcia, cioè i resti degli stili,
mentre alla base è presente una cicatrice più chiara denominata ilo. La forma dei frutti dipende, oltre che dalla varietà
delle castagne, anche dal numero e dalla posizione che essi occupano all’interno del riccio: emisferica per i frutti laterali e schiacciata per quello centrale; i frutti vuoti, abortiti, di forma appiattita sono detti guscioni.
TESTIMONIANZE
Le testimonianze della presenza del castagno nell’area di coltivazione della “Castagna di Montella” IGP sono molto antiche. Secondo alcuni, infatti, in quest’area la coltivazione del castagno, originario dell’Asia Minore, risalirebbe ad un periodo compreso fra il VI ed il V secolo a.C. I Longobardi (571 d. C.), successivamente, avrebbero emanato la prima legge, che si ricordi, per la tutela di questa coltivazione, considerata già a quel tempo una preziosa risorsa. Basti pensare, infatti, all’importanza che assumeva nell’epoca medioevale, la farina di castagna, soprattutto negli assedi di
città e castelli, per il pregio di potersi conservare a lungo. Da quei tempi la storia di Montella e quella del castagno,
vera ricchezza di queste zone per la sua molteplicità di impieghi, non si sono più separate. La “Castagna di Montella” è
parte del paesaggio dell’area del Terminio-Cervialto, nella quale, grazie al suo clima e ai suoi terreni, produce un frutto di alta qualità merceologica ed organolettica. La ricchezza del castagno in queste zone non si è limitata solo alla produzione del frutto: esso è stato la principale fonte di legna per le costruzioni, per creare mobili, oltre che come legna da ardere.