CORFU : Chiesa di San Spiridione

Chiesa di San Spiridione – Corfu

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Foto di Nenad Trajkovic

L’imponente campanile di San Spiridione (Agios Spiridonas), con la sua caratteristica cupola rossa, fa da sfondo fisso alla visita del centro storico di Corfù. La chiesa del santo patrono è di gran lunga il monumento religioso più famoso di tutta l’isola. L’interno, a una navata, è riccamente decorato con affreschi, icone sacre, ex voto, candelabri e lampadari. Tutto rigorosamente in oro e argento, compreso il meraviglioso soffitto cassettonato. E dire che San Spiridione non è natio di Corfù. Il santo, infatti, è originario di Cipro ed è lì che ha svolto gran parte della sua attività pastorale.

Dopo la caduta di Costantinopoli la salma venne traslata a Corfù e fu deciso di costruire un tempio per ospitarla a dovere. La bara con le reliquie è oggetto continuo di culto da parte dei corfioti che a San Spiridione attribuiscono diversi miracoli a tutela della città. Dall’aiuto contro le epidemie di peste, alla cacciata dei saraceni, fino alla protezione per marinai e pescatori, sono molti gli ambiti in cui l’intercessione del santo avrebbe agito positivamente. Per questo motivo le reliquie vengono portate in processione per le strade di Corfu ben 4 volte l’anno: la Domenica delle Palme, a Pasqua, l’11 agosto e la prima domenica di novembre. Vietato scattare foto all’interno della chiesa. Si raccomanda un vestiario consono alla sacralità del luogo.

Corfu

L’isola è separata dalla terraferma da uno stretto di larghezza variabile dai 3 ai 25 km. La sua superficie è di 613,6 km², seconda isola Ionica per estensione dopo quella di Cefalonia (786 km²) ed è lunga in linea d’aria al massimo 61,5 km e larga massimo 28,2 km. La popolazione ammonta a circa 110 000 abitanti, dei quali circa 36 000 nella sola capitale, Corfù. L’attrazione principale è costituita dalla costa.

Dal punto di vista amministrativo era una prefettura della Grecia, abolita a partire dal 1º gennaio 2011 a seguito dell’entrata in vigore della riforma amministrativa detta programma Callicrate.

È collegata alla terraferma, sia greca sia italiana sia albanese, da diverse linee di navigazione effettuate con traghetti e con aliscafi che fanno capo a IgoumenitsaPassoSaranda, VeneziaBariBrindisiAncona, oltre che da un aeroporto internazionale con collegamenti operati sia da vettori nazionali sia privati, che offrono sia voli di linea sia charter verso numerose destinazioni (in molti casi, nel nord Europa) e un nuovo servizio di idrovolante. Il nome italiano Corfù si rifà alla denominazione greca Κορυφώ (Koryphō), ovvero “i due picchi”, con riferimento alle due principali montagne che segnano il profilo dell’isola, alte rispettivamente 914 e 849 m.

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