Cinque Terre: cosa vedere a Vernazza, Monterosso, Manarola, Corniglia e Riomaggiore
Cinque Terre: cosa vedere a Vernazza, Monterosso, Manarola, Corniglia e Riomaggiore
Tutto quello che c’è da sapere sulle Cinque Terre: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore in una guida pratica e dettagliata. I must da non perdere su questa famosa località turistica della Liguria, la più amata nel mondo, tra hotel dove dormire, ristoranti dove mangiare e specialità gastronomiche da assaggiare almeno una volta nella vita.
Nella provincia di La Spezia, sulla costa tra Punta Mesco e Punta di Montenero, si trovano le Cinque Terre, ovvero cinque borghi divenuti nel 1997 Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Un luogo unico, un vero e proprio paesaggio culturale che rappresenta la perfetta interazione tra uomo e natura e che si traduce in una vacanza a 360 gradi nell’Italia più bella che c’è.
Tanto amate da Eugenio Montale, Arturo Toscanini e tanti altri intellettuali, che le scelsero come seconda casa, le 5 Terre regalano il meglio della tradizione italiana: oltre 300 giornate di sole all’anno, gastronomia tipica da leccarsi i baffi, tramonti mozzafiato a picco sul mare e una viva e genuina tradizione marinara. Viaggiare in questa parte della Liguria significa perdere lo sguardo su colline terrazzate a vigneti accarezzati dal vento, seguire chilometri di muretti a secco, ammirare i colorarti murales di Silvio Benedetto nelle stazioni di Vernazza e Riomaggiore, percorrere mano nella mano la Via dell’Amore, tuffarsi nel blu dell’Area Marina Protetta ed esplorare il verde del Parco Nazionale. Per una vacanza a misura d’uomo dove soggiornare in deliziose affittacamere e mangiare in locande pieds-dans-l’eau…
*L’Aeroporto più vicino alle Cinque Terre e il maggiore della Liguria è quello di Genova-Cristoforo Colombo (dista circa 90 km da Monterosso) che collega il capoluogo di regione a diverse città in Italia e nel resto d’Europa anche con diverse compagnie low cost.
COME ARRIVARE ALLE CINQUE TERRE
Se vi trovate distanti dalla Liguria vi consigliamo di prenotare un volo areo, altrimenti potete raggiungere le Cinque Terre anche con altri mezzi di spostamento come:
TRENO Da Genova o da diverse città di altre regioni italiane è una delle soluzioni più comode e pratiche. www.trenitalia.it
Questo è anche il mezzo più veloce e scenografico per spostarsi tra le Cinque Terre: decine di treni provenienti da Sestri Levante in direzione La Spezia percorrono ogni giorno i circa 17 km tra Monterosso e Riomaggiore e fermano in tutte le località al ritmo di circa mezz’ora, un’ora a seconda della stagione. Da primavera 2016 è disponibile una navetta da Deiva Marina a Levanto. Il costo dei biglietti è piuttosto contenuto: 4 € solo andata, 8 € andata e ritorno. La Cinque Terre Card valida 1 o 2 giorni consente viaggi illimitati per trenini, ascensori, minibus e la fruizione del Sentiero Azzurro.
AUTO Chi sceglie di intraprendere un viaggio in auto e deve arrivare a Riomaggiore prenderà l’uscita La Spezia sulla A12 Genova-Livorno e A15 Parma-La Spezia. Per Monterosso imboccherà l’uscita Carrodano-Levanto. La vettura dovrà essere lasciata in un parcheggio.
AUTOBUS L’autobus è un mezzo comodo ed economico. La rete di collegamenti con le altre regioni è ben sviluppata e in grado di coprire l’intera Liguria. www.ibus.it; www.orarioautobus.it
NAVE Potete giungere alle Cinque Terre via mare, attraverso il Golfo ligure. Diverse le compagnie di navigazione che gestiscono le tratte del Porto di Genova. Importanti anche il Porto di La Spezia, quello di Savona e infine di Imperia, nella Riviera di Ponente.
CINQUE TERRE: MONTEROSSO
Iniziamo il tour da Monterosso, il borgo più a ovest. Grazioso e genuino, possiede un lungo lido di sabbia e un abitato pittoresco. Le sue origini risalgono all’anno 1000 circa quando divenne la sede dei Marchesi Obertenghi… solo nel 1254 passò sotto il dominio genovese. Il suo aspetto colpisce per il contrasto tra il borgo vecchio, fatto di chiese medievali, e il borgo nuovo, con gli stabilimenti balneari e la statua del Gigante che troneggia sulla spiaggia di Fegina. Questa scultura di 14 metri è un Nettuno, oggi senza braccia e tritone, indebolito dai bombardamenti della guerra e dalla forti mareggiate ma comunque grandioso. A Monterosso non manca nulla: ci sono esempi di gotico ligure, come la Chiesa di San Giovanni Battista, residenze ottocentesche, come Villa Montale, o ancora importanti edifici religiosi come il Santuario di Nostra Signora di Soviore, sulle pendici dell’omonimo monte, o l’Eremo di Sant’Antonio del Mesco. Una veduta da cartolina si gode alle spalle della statua bronzea di San Francesco e il lupo, posta su un belvedere unico raggiungibile salendo oltre la Torre Aurora. A proposito di torri, fino al XVI secolo Monterosso era cinta da 13 torri: oggi restano solo quelle del castello, quella della chiesa e, appunto, quella Aurora. Arrivate fin qui col treno e a 150 metri dalla stazione fate la prima tappa golosa da Il Fornaio in Via Fegina 112 per una focaccia con le acciughe o uno spicchio di Torta Monterossina, poi gustate un’aragosta appena pescata al ristorante Al Pozzo in Via Roma 26. Infine, se volete riposare nel borgo optate per la Casa dei Limoni in Via Soviore 6 e lasciatevi cullare dal dolce profumo di un romantico agrumeto. Il souvenir perfetto da portare a casa? I ravioli alla genovese della Pasta Fresca da Giuly in Via Roma 60.
CINQUE TERRE: VERNAZZA
Vernazza
È forte il richiamo del mare a Vernazza, borgo delle Cinque Terre che con il suo sperone di roccia proteso verso il blu tanto ricorda la prua di una nave pronta per la partenza. Forse è la tappa più affascinante di tutte, con le sue case dai colori pastello, il porticciolo, la piazzetta e una piccola mezzaluna di spiaggia punteggiata notte e giorno dalle barchette dei pescatori. L’abitato sorge sui resti del Castrum Vernatio, una costruzione difensiva degli Obertenghi. Vi divertirete e scivolar giù per le “arpaie”, le ripide e strette scalinate che incrociano le vie del centro in un reticolato magico da scoprire passo dopo passo. Di fronte al porto, la Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, risalente al XIII secolo e in stile gotico ligure: ammirate il suo campanile ottagonale con la cupola ogivale e l’ingresso accanto all’abside. Interessante la Chiesa di San Francesco: oggi sconsacrata è utilizzata come polo espositivo per mostre ed eventi. A proposito di eventi, cercate di capitare qui in occasione della Festa dei Pirati, che ogni estate prende d’assalto il borgo con un grande numero di figuranti che simulano allegramente lo sbarco dei Saraceni. Il 20 luglio c’è la Festa di Santa Margherita di Antiochia, la patrona cittadina, omaggiata con fuochi d’artificio e banchetti tipici. Un indirizzo da leccarvi i baffi è il Ristorante Belforte in Via Guidoni 42, che prende il nome dal bastione quadrangolare che lo ospita e porta in tavola il meglio degli orti liguri. Prenotate un tavolo dopo la visita al Castello Doria, che domina il promontorio e regala una veduta da cartolina. Poi intraprendete il famoso Sentiero Azzurro che sale per qualche chilometro tra uliveti e vigneti terrazzati a quota 200 metri. Infine dormite tra cielo e mare a La Malà in Via San Giovanni Battista 29, un’antica casa ligure oggi maison de charme.
CINQUE TERRE: CORNIGLIA
Corniglia
Corniglia fa rima con Vernaccia. Il celebre vino delle Cinque Terre proviene, infatti, dai meravigliosi vigneti di questo borgo, l’unico dei cinque, che il mare lo vede solo da lontano, dall’alto del suo lussureggiante promontorio verde smeraldo. Il suo corposo nettare degli dei compare anche tra le righe del Decameron di Giovanni Boccaccio, quando si racconta che il bandito Ghino di Tacco lo fece bere a un suo prigioniero: “Allora in una tovaglia bianchissima gli portò due fette di pane arrostito e un gran bicchiere di vernaccia di Corniglia”. Bollicine a parte, qui c’è una scala leggendaria che collega l’area della ferrovia a quella della chiesa, con 377 gradini e 33 rampe: la scala si chiama Lardariana mentre la chiesa è quella di San Pietro, assolutamente da visitare. Ancora stile gotico genovese e una facciata impreziosita da un rosone realizzato col prezioso marmo proveniente dalle cave della non troppo distante Carrara. Per arrivare in questo paesino votato al rilassamento e all’agricoltura, potete anche approdare allo Spiaggione: una grande spiaggia libera di ciottoli lunga circa 700 metri dove si può facilmente parcheggiare. In realtà fa parte del comune di Riomaggiore ma viene comunque associata a Corniglia. Noi vi consigliamo di giungere fin qui in occasione della Torta dei Fieschi, il 29 giugno di ogni anno, quando le casalinghe del luogo preparano con grande cura una gigantesca torta a base di biscotti, cioccolato e panna, offerta poi a tutti i cittadini e i turisti presenti. Il motivo? Il festeggiamento dei signori del borgo, i Fieschi per l’appunto, che portarono prosperità tra il 1254 e il 1276. Vi è venuta l’acquolina in bocca? Allora correte a pranzo alla Cantina da Mananan in Via Fieschi 117 e ordinate il coniglio alla ligure per poi riposare all’affittacamere Il Girasole in Via Fieschi 93, a picco sul mare, o presso l’Ostello in Via Stazione 3, più adatto ai giovani.
CINQUE TERRE: MANAROLA
Manarola
Sembra nascere dalla roccia Manarola. Le sue casette colorate si alzano e si stringono tra loro in un caloroso abbraccio proteso verso il cielo. Sotto, un mare blu cobalto che solo questo borgo sa regalare, e che brilla all’alba di ogni nuovo giorno quando i pescatori tornano dalla notte passata in mare aperto con i barconi carichi di pesce. I suoi balconi panoramici sono celebri in tutta la regione: da Piazza Castello si godono tramonti indimenticabili come anche da Piazzetta De André. Un altro record da segnalare è quello dei negozi di souvenir che qui pullulano in ogni dove. Non potrete tornare a casa senza un acquisto locale. Volete qualche consiglio? Bene, se siete amanti del buon gusto non dimenticate una bottiglia del liquoroso vino Sciacchetrà o magari di olio Razzola, un extravergine leggero e fruttato da trovare presso l’Enoteca Burasca in Via Birolli 61. Gli amanti dell’arte contemporanea possono sfogarsi tra le creazioni in vendita alla galleria Calandra in Via Discovolo 295. Tornando alla nostra visita, puntate la bussola verso Piazza della Chiesa, la piazza principale, dove trovare tutti insieme la Chiesa di San Lorenzo, la Torre Campanaria, l’Oratorio dei Disciplinati della SS. Annunziata e il Lazzaretto. È talmente pittoresca Manarola che è stata scelta come il set di un presepe natalizio unico al mondo, fatto di sole luci che si accendono al calare delle tenebre con tanto di composizioni giganti che possono essere scorte da lontano. Prima dell’Avvento c’è un altro spettacolo, quello che avviene durante la Festa di San Lorenzo il 10 agosto, con la statua del santo patrono che sfila su una barca in notturna. Se passate di qui fate visita alla Cantina dello Zio Bramante in Via Birolli 110 per strimpellare con gli strumenti disponibili nel locale e poi abbandonarvi a del buon cibo. Poi prenotate una stanza Alla Porta Rossa nel cuore del Parco Nazionale delle Cinque Terre. L’indomani proseguite sulla Via dell’Amore per Riomaggiore.
CINQUE TERRE: RIOMAGGIORE
Riomaggiore
Appena 2 km da Manarola ecco Riomaggiore. La Via dell’Amore cammina a 50 metri a picco sul mare e rappresenta una delle attrazioni più famose al mondo. Si può percorrere in appena 30 minuti e regala una passeggiata romantica da vivere mano nella mano, in solitaria o in gruppo. E una volta arrivati al borgo si rimane, ancora una volta, letteralmente a bocca aperta. Iniziamo a parlare delle sue origini che affondano le radici nel lontano 1200 quando gli abitanti del distretto di Carpena giurarono fedeltà ai Genovesi. Riomaggiore è una piccola città custode di una storia grandiosa, anche tormentata e inparticolare dalle incursioni saracene. Questo si capisce ancora oggi osservando la tipica costruzione delle antiche case dei riomaggioresi caratterizzate da una doppia entrata, a mo’ di via di fuga per la salvezza. L’abitato, oltre alle belle casette medievali, ospita una spiaggetta che può essere raggiunta seguendo una strada accanto alla scogliera, e un porticciolo, punto di partenza per le escursioni in mare… i sub non dovranno mancare un’immersione negli splendidi e limpidi fondali dell’Area Marina Protetta. Tra i monumenti da non perdere il Castello di Cerricò, la Chiesa di San Giovanni Battista e il Santuario di Nostra Signora di Montenero, che posto sulla collina sovrastante il centro, si raggiunge grazie a diversi sentieri da percorrere a piedi e nelle giornate limpide permette di osservare il profilo della Corsica. Per un aperitivo ad hoc sedete nel dehors dell’Enoteca Eliseo per poi cenare da Dau Cila in Via San Giacomo 65, in una struttura nuova che propone ottimi manicaretti. La notte passatela a pochi metri dalla Via dell’Amore presso l’Affittacamere Ilda in Via San Giacomo 61, e godetevi lo stile marino dai dettagli semplici ma unici.
10 SPECIALITÀ DA PROVARE NELLE CINQUE TERRE
10 piatti e specialità della cucina Ligure da provare quando sarete in visita nelle Cinque Terre
Limoni
Acciughe: rigorosamente sotto sale, sono un piatto della tradizione da otre 500 anni.
Sciacchetrà: un vino DOC ricavato dall’uva passita e prodotto dai vigneti terrazzati.
Torta Stalin: una crostata farcita con confettura di frutta e cioccolato fondente.
Salsa del Corniolo: a base di acciughe e peperoni coltivati sulla Costa del Corniolo.
Lemonita: diverso dal Limonicino, è uno sciroppo preparato con limoni senza scorza.
Miele: quello degli apiari del Parco delle Cinque Terre è biologico e rinomato.
Olio extravergine: è prodotto in quantità limitate dagli uliveti a picco sul mare.
Focaccia: alle Cinque Terre è d’obbligo quella farcita con le acciughe del Mar Ligure.
Salsa al pesto: un’altra specialità della Costa del Corniolo e dal suo basilico.
Pandolce genovese: un dolce natalizio ligure da trovare qui e nel resto della regione.
10 CURIOSITÀ DA SAPERE SULLE CINQUE TERRE
Scorci
Isolamento: fino all’800 le Cinque Terre erano totalmente isolate e raggiungibili solo via mare o a piedi. Questo ha permesso al luogo di mantenere un aspetto “green”.
Ferrovia: la costruzione della prima ferrovia delle Cinque Terre (tratto Genova-La Spezia) avvenne nel lontano 1860. Furono costruite ben 32 gallerie!
Numeri da record: dal borgo di Monterosso fino a quello di Riomaggiore si possono contare fino a 8.300 km di muretti a secco! Un vero spettacolo per gli occhi.
Citazioni: il suggestivo borgo di Corniglia è stato anche citato in una delle novelle del Decameron di Boccaccio. A quanto pare anche l’artista ne restò affascinato.
Ritrovamenti: al British Museum di Londra andate alla ricerca del cannone in bronzo prelevato dagli inglesi al Castello Doria di Vernazza. Vi sentirete come a casa!
Whale Watching: il Mar Ligure che bagna le Cinque Terre è compreso nel Santuario Internazionale dei Cetacei. Qui è possibile osservare le balene con gite in mare.
Spiagge: secondo la stampa internazionale la spiaggia di Monterosso è una delle più glam del mondo. Il lido, di fronte al mare blu, è stato paragonato alla Grecia!
Piante: Alianto, agave, cedro, fico d’India etc… Gran parte dell’esotica vegetazione del territorio è arrivata fin qui all’indomani della scoperta del Nuovo Mondo.
Animali: questo è il regno del macaone, una farfalla dalle grandi ali a bande bianche e nere. Bello lo spettacolo delle crisalidi nei bozzoli che penzolano dai rami.
Pubblicazioni: il Parco Nazionale delle Cinque Terre è anche editore e pubblica i migliori volumi sul territorio. Mappe, foto, indirizzi e tutto quello che c’è da sapere.