Malta “paga” i turisti per l’estate. Fino a 200 euro
Malta “paga” i turisti per l’estate. Fino a 200 euro, a seconda dell’hotel
MALTA “PAGA” I TURISTI PER L’ESTATE. FINO A 200 EURO
Dal primo giugno l’isola riapre ai viaggi con un programma di incentivi per i primi 35mila visitatori: bonus da spendere direttamente negli alberghi per migliorare la sistemazione, pagare pranzi e cene o aggiungere una notte. Ecco come funziona
La campagna vaccinale
procede a gonfie vele a Malta: il 95% degli ultraottantenni ha già ricevuto la doppia dose mentre il 42% della popolazione adulta ha avuto almeno un’iniezione. Nel complesso, le dosi distribuite per cento abitanti sono oltre 54, il totale delle somministrazioni è di 240mila dosi – Pfizer o AstraZeneca – considerando che nel paese risiedono meno di 500mila persone. Per questo c’è ottimismo sulla stagione turistica, con l’obiettivo di promuovere lo stato insulare come una delle destinazioni Covid-free sicure, economiche e a portata di un breve volo dalle principali capitali europee.
Da ieri sono di nuovo aperti asili e scuole elementari, consentite visite agli ospiti delle rsa e riattivati i reparti di chirurgia all’ospedale Mater Dei della Valletta mentre negozi e servizi non essenziali potranno ripartire il 26 aprile. Quello stesso giorno saranno consentiti incontri di quattro persone all’aperto. Dal 14 aprile riprenderanno le lezioni alle scuole medie, dal 16 alle superiori.
Per bar e ristoranti
non ci sono ancora date, né per la ripresa di eventi di massa. Ma il premier Joseph Abela ha spiegato che il turismo dovrebbe ripartire dal primo giugno. Mentre il vicepremier e ministro della Salute, Chris Fearne; ha aggiunto che il paese si sta attrezzando per il cosiddetto passaporto vaccinale e investirà 20 milioni di euro per sostenere la ripartenza del settore. Intanto, le escursioni crocieristiche sono di fatto già consentite. E i contagi sono scesi a poche decine al giorno dagli oltre 300 di appena un mese fa.
Parte di quei fondi (3,5 milioni di euro) potrebbe finire nelle tasche dei turisti. Che, in sostanza, potrebbero essere pagati – o almeno, gratificati con sostanziosi bonus – per ogni prenotazione che effettueranno sulle isole. Si parte con un blocco iniziale di 35mila turisti: i primi che prenoteranno riceveranno un bonus che potrà salire anche fino a 200 euro, in base al livello dell’hotel scelto. Come funzionerà?
I visitatori che sceglieranno una struttura a cinque stelle – fra quelle che avranno aderito al piano del governo – avranno diritto a cento euro. Si scenderà a 75 per un quattro stelle e 50 per un tre stelle. Gli alberghi potranno metterci un raddoppio di tasca loro, tanto da poter salire rispettivamente a 200, 150 e 100 euro. Non basta: chi sceglierà gli alloggi sull’isola di Gozo incasserà un ulteriore bonus del 10%. Un bel piano di cui molti turisti italiani potrebbero avvantaggiarsi, considerando la prossimità, i collegamenti e la semplicità della trasferta. Oltre all’uniformità delle regole europee.
Si tratterà di un credito da spendere nella struttura,
non di quattrini veri e propri: per cui, a parità di budget, si potrebbe ad esempio scegliere di migliorare la qualità dell’alloggio, regalandosi un upgrade della stanza e della sistemazione o magari aggiungere una notte in più, regalata dallo stato maltese e dagli albergatori. Il bonus verrà appunto corrisposto direttamente dall’hotel e potrà essere dunque essere speso in ogni modo all’interno della struttura: servizi, ristorante e bar interni o altro eventualmente a disposizione, come una spa. Ci sono ovviamente dei requisiti, a dire il vero molto semplici da onorare: il soggiorno minimo dev’essere di tre notti e occorre prenotare direttamente con le strutture, dunque evitando di passare dalle piattaforme di prenotazione, così da schivare le commissioni che queste incassano dagli hotel in cambio del loro lavoro di organizzazione, promozione e gestione.
Sul sito ufficiale della Malta Tourism Authority lo schema di incentivi viene illustrato in modo dettagliato. Come detto, si comincerà per i visitatori in arrivo a giugno, il programma è gestito direttamente dall’ente di promozione del turismo e si stima che possa inizialmente riguardare i primi 35mila in arrivo sull’isola. Anche se i conti occorrerà farli alla fine. In questa fase si stanno raccogliendo le adesioni delle strutture, in base alle quali MTA dividerà i fondi e fornirà ulteriori istruzioni per prepararle alla partenza. La partita è essenziale per il paese: il 27% del Pil è legato al turismo, stando ai numeri del World Travel and Tourism Council. Nel 2019 i visitatori erano stati 2,7 milioni, crollati dell’80% dall’inizio della pandemia.