Il Mugello ospiterà il secondo Gran Premio

Il Mugello ospiterà il secondo Gran Premio italiano del Mondiale 2020 di Formula 1

Dall’11 al 13 settembre 2020 il circuito del Mugello ospiterà per la prima volta nella sua storia un Gran Premio del Mondiale di Formula 1. Sul circuito toscano di proprietà della Ferrari — che lì festeggerà quindi il suo millesimo Gran Premio in Formula 1 — si correrà la prima gara della cosiddetta “seconda parte” del Mondiale 2020, una settimana dopo il Gran Premio d’Italia in programma a Monza tra il 4 e il 6 settembre. Sarà il quarto circuito italiano a ospitare una gara del Mondiale di Formula 1 dopo Monza, Imola e Pescara. Dopo il Mugello, la Formula 1 ha ufficializzato anche il Gran Premio di Sochi del 27 settembre

Gli insediamenti etruschi e romani

La tradizione vuole che sia stata la tribù ligure dei Magelli ad abitare per prima la zona. Ma sicuramente, quando questi vi giunsero, prima dell’invasione etrusca, già altri popoli risiedevano stabilmente nell’area. Nei pressi di Galliano, Barberino di Mugello, Londa e San Piero a Sieve, sono stati trovati infatti alcuni insediamenti umani che risalirebbero addirittura al paleolitico. Casomai gli studiosi concordano nel mettere in relazione il nome di questa tribù con l’origine del termine “Mugello”. Impiegato già in fonti letterarie del VI secolo d.C. per identificare la regione. Ai Magelli seguirono dunque gli etruschi che, con molta probabilità, tracciarono un primo abbozzo della rete viaria dell’area. Una serie di percorsi che univano in origine Fiesole a Felsine. L’attuale Bologna. E che poi ampliati e migliorati dai romani hanno avuto una grande importanza nella storia del Mugello.

Del popolo etrusco restano numerose tracce come ad esempio il piccolo idoletto in bronzo raffigurante “una donna con cuffia puntuta, lunga veste aderente, in atto di camminare” trovato nel 1870 in un pozzo presso Ronta (Borgo San Lorenzo). Oppure i numerosi frammenti fittili restituiti dal fosso delle “Rovinaie” e l’importante sito archeologico di “Poggio Colla” nei pressi di Vicchio. L’insediamento romano nel Mugello si fa risalire al III-IV secolo a.C. Anch’esso fu piuttosto diffuso sul territorio come testimonia il ritrovamento qua e là dei numerosi reperti archeologici (monete, urne sepolcrali, resti di tombe e muraglie) e la ricorrenza frequente di toponimi che presentano la terminazione prediale in -ano e -ana come ad esempio Cerliano, Figliano, Marcoiano, Galliano e Lucignano che derivano direttamente dalla pratica fiscale e amministrativa romana. Tuttavia il Mugello in quest’epoca non ebbe un ruolo centrale nel contesto dell’impero, probabilmente l’ambiente collinare mal si adattava alle colture a carattere estensivo tipiche dell’età imperiale e quindi rimase un’area marginale.

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