Viaggi aerei, cambia tutto: niente più distanziamento e bagaglio a mano!
Viaggi aerei, cambia tutto: niente più distanziamento e bagaglio a mano!
Dal 15 giugno, sono di nuovo cambiate le regole per i viaggi in aereo. Vediamo tutte le novità.
La principale riguarda il distanziamento:
dopo settimane durante le quali abbiamo avuto una delle regolamentazioni più rigide d’Europa. Che obbligava al rispetto della distanza di sicurezza di un metro, sostanzialmente obbligando le compagnie aeree a lasciare vuoti la maggior parte dei posti (Alitalia ha a volte utilizzato aerei per i voli intercontinentali per i voli nazionali, pur di garantire le giuste distanze), da ieri questo obbligo è venuto meno.
L’ultimo DCPM dell’11 giugno 2020,
all’articolo 8 rimanda espressamente, per il trasporto pubblico, ad un allegato tecnico che specifica le nuove norme. L’obbligo del distanziamento di un metro è derogabile “a bordo degli aeromobili. Nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti. I flussi siano verticali e siano adottati i filtri EPE, in quanto tali precauzioni consentono una elevatissima purificazione dell’aria”. Questo significa, visto che quasi tutti gli aeromobili che viaggiano in Italia (Airbus, Boeing, Embraer). Già adottano i filtri HEPA. ancora più efficienti di quelli EPE, che sostanzialmente l’obbligo del posto vuoto decade per tutte le compagnie che operano in Italia.
Lo stesso allegato tecnico del DPCM mantiene l’obbligo della mascherina a bordo. Da parte di passeggeri e personale di bordo, ma prevede che “i passeggeri sull’aeromobile dovranno indossare necessariamente una mascherina, che andrà sostituita ogni quattro ore in caso in cui sia ammessa la deroga al distanziamento interpersonale di un metro”: questo significa che per tutti i voli a medio raggio la mascherina dovrà essere sostituita dopo 4 ore.
Un punto che sta generando polemiche
è quello che obbliga le compagnie aeree. Sempre per ottenere la deroga al distanziamento di un metro, a garantire che “sia acquisita dai viaggiatori al momento del check-in online o in aeroporto e comunque prima dell’imbarco specifica autocertificazione che attesti di non aver avuto contatti stretti con persone affette da patologia COVID-19 negli ultimi due giorni, prima dell’insorgenza dei sintomi e fino a 14 giorni dopo l’insorgenza dei medesimi; l’impegno, al fine di definire la tracciabilità dei contatti, a comunicazione anche al vettore ed all’Autorità sanitaria territoriale competente l’insorgenza di sintomatologia COVID-19 comparsa entro otto giorni dallo sbarco dall’aeromobile”.
Ma la norma che sta creando più confusione è quella che prevede, sempre nel caso che si rinunci al posto centrale vuoto sugli aerei, il “divieto di portare sull’aeromobile bagagli a mano di grandi dimensioni, al fine di limitare al massimo gli spostamenti e i movimenti nell’ambito dello stesso aeromobile”.
La norma,
che non specifica quali sono le dimensioni per le quali un bagaglio è considerato troppo grande. Dovrà probabilmente essere modificata o meglio specificata, altrimenti si esporrà a contenziosi legali con le compagnie aree, e in particolare quelle low cost. Se infatti l’idea è evitare che i passeggeri abbiano troppi contatti tra di loro per riporre o riprendere i trolley dalle cappelliere. Non è chiaro quali tipi di bagaglio personale possono essere portati a bordo. Come le compagnie aeree gestiranno l’obbligo di utilizzare la stiva per quelli più grandi. Quello che viene contestato dalle compagnie aeree è che può risultare meno sicuro per i passeggeri. Affidare il bagaglio ai nastri trasportatori e al maneggiamento da parte dei vari operatori aeroportuali. C he portarsi la valigia per conto suo senza che questa venga toccata da altre mani.
Vi aggiorneremo sulle eventuali modifiche a questa norma, peraltro già in vigore, che potrebbe avere un impatto notevole su tutti i voli delle prossime settimane e mesi.