GAETA E SPERLONGA: OFFERTA 3X2 – 25 APRILE 2019
PROGRAMMA ;
INCONTRO CON I PARTECIPANTI NEI VARI LUOGHI STABILITI PROSEGUIMENTO PER GAETA CON ARRIVO ALLE 10.30 CON MEZZA GIORNATA LIBERA INCONTRO ALLE ORE 14.00 PER PROSEGUIRE ALLA VOLTA DI SPERLONGA CON GIRO LIBERO
APPUNTAMENTO ALLE ORE 18;00 PER RITORNARE ALLE RISPETTIVE PARTENZE
IL PROGRAMMA PUÒ SUBIRE VARIAZIONE SENZA PRE AVVISO
OFFERTA 3X2 VENITE IN 3 E PAGANO SOLO 2 PER INFO E PRENOTAZIONI TEL 081947468
Origini del nome Gaeta
Enea costruisce la tomba per la sua nutrice Caieta e fugge dalle terre di Circe. smalto su rame del Maestro della leggenda di Enea (1530-1535 circa)
Le origini del nome di Gaeta (in latino: Caiēta, in greco Kaièta, Καϊέτα) sono tuttora avvolte nella leggenda:
- Strabone non parla della città ma solo del golfo, detto “Καιάτα” (Kaiata), nome che deriverebbe dal termine “καϊέτα” (caieta) usato dai Laconi per indicare ogni cosa cava, con chiaro riferimento all’ampia insenatura del golfo stesso; lo stesso autore riporta però che altri fanno derivare il nome da quello della nutrice di Enea;
- Diodoro Siculo collegò il territorio gaetano al mito degli Argonauti facendo derivare il nome della città da Aietes, mitico padre di Medea (nipote di Circe), la maga innamorata di Giasone.
- Virgilio, nell’Eneide trovò la sua origine nel nome della nutrice di Enea, Caieta, sepolta dall’eroe troiano in quel sito durante il suo viaggio verso le coste laziali. Dante Alighieri, quasi a significare la storicità dell’Eneide, confermò l’avvenimento.
- Altre fonti prendono il nome di Gaeta da Aiete, figlio del dio sole Elio, il cui soprannome è “L’Aquila”; egli sarebbe il fratello della nota Maga Circe. Questo appellativo le sarebbe stato dato per l’insolita struttura geografica della città che ricorda appunto la testa di questo famoso rapace.
Sperlonga
sorge su uno sperone di roccia, la parte finale dei monti Aurunci, che si protende nel mar Tirreno e nel golfo di Gaeta confluendo nel monte di San Magno.
Il territorio circostante è perlopiù pianeggiante. La spiaggia di fine e dorata sabbia bianca si alterna a vari speroni di roccia che si gettano in mare, formando calette meravigliose, spesso raggiungibili solo in barca. Queste formazioni rocciose sono presenti a sud della cittadina, in direzione del promontorio di Gaeta.