ROMA: GITA GIORNALIERA BAMBINI GRATIS
GITA A ROMA BAMBINI GRATIS
GITA A ROMA 24 FEBBRAIO 2019
Bellissima giornata a Roma A visitare le meravigliose piazze come Piazza di spagna, Fontana di Trevi, Piazza Navona, Piazza San Pietro, piazza Venezia, Colosseo e tanto altro ( PRANZO LIBERO)
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GITA A ROMA Geografia fisica
Roma sorge sulle rive del fiume Tevere; l’abitato originario si sviluppò sulle colline che fronteggiano l’ansa nella quale sorge l’isola Tiberina, il solo guado naturale del fiume.
Veduta panoramica di Roma dalla cupola di San Pietro.
TERRITORIO
Il territorio comunale è ampio, avendo inglobato aree abbandonate da secoli, per la maggior parte paludose e inadatte all’agricoltura e non appartenenti ad alcun municipio: con una superficie di 1 287,36 km² è il più vasto d’Italia ed è uno dei più estesi tra le capitali europee.I sette colli e il Septimontium
La densità abitativa non è elevatissima, per la presenza di aree verdi sparse nel territorio comunale: Roma rappresenta un unicum nel mondo occidentale per la vastità della campagna che fa da corona alla città e la compenetrazione fra città e campagna.
Roma, inoltre, è il comune italiano con il più alto numero di territori comunali confinanti, 29 (escludendo l’enclave della Città del Vaticano).
Il territorio
su cui la città è sorta e si è sviluppata ha una storia geologicamente complessa: il substrato recente è costituito dal materiale piroclastico prodotto dai vulcani, ormai spenti, che cingono l’area della città a sud-est, il Vulcano Laziale negli attuali Colli Albani, e a nord-ovest, i Monti Sabatini, tra 600 000 e 300 000 anni fa. Da questi depositi si formano gran parte dei rilievi collinari dell’area. Successivamente l’attività fluviale del Tevere e dell’Aniene contribuì all’erosione dei rilievi e alla sedimentazione, caratterizzando il territorio attuale.
I pini domestici, alberi dominanti in città, a Villa Doria Pamphili
Il territorio di Roma, pertanto, presenta diversi paesaggi naturali e caratteristiche ambientali: alcuni rilievi montuosi e colline (compresi gli storici sette colli), le zone pianeggianti, il fiume Tevere e i suoi affluenti, le marrane, i laghi di Bracciano e di Martignano e quelli artificiali, un’isola fluviale (l’isola Tiberina), la costa sabbiosa del lido di Ostia, il mar Tirreno.
- Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
OROGRAFIA
Il nucleo antico della città è costituito dagli storici sette colli: Palatino, Aventino, Campidoglio, Quirinale, Viminale, Esquilino e Celio. Il centro storico comprende anche i colli Gianicolo, Pincio e Vaticano, oltre ai rilievi artificiali di Monte Testaccio e Monte Giordano. Fuori dalle mura si estendono colline più alte, fra cui Monte Mario (che con i suoi 139 metri d’altezza è il rilievo più imponente di Roma, da cui si può godere uno dei più bei panorami della città), Monte Antenne, i Monti Parioli, Montesacro e Monteverde.
IDROGRAFIA ROMA
La città, oltre che dal Tevere, è attraversata anche dall’Aniene, suo affluente a nord dell’odierno territorio urbano, e da piccoli corsi d’acqua come l’Almone e i numerosi fossi o marrane dell’Agro romano.
Il Municipio Roma X si affaccia sul mar Tirreno (Roma è il comune costiero più grande in Europa, con circa 20 km di costa), il Municipio Roma XV sui laghi di Bracciano e di Martignano (con la sua exclave di Polline Martignano, nel parco di Bracciano-Martignano).
CLIMA
Secondo la classificazione dei climi di Köppen, Roma appartiene alla fascia Csa, ossia al clima temperato con estate calda.
Monte Mario, sede di una delle stazioni meteorologiche di Roma
ROMA Il clima della città mantiene un regime piuttosto clemente per tutto l’anno, a parte gli eccessi estivi, caratteristica che la rende visitabile in ogni stagione. Le stagioni intermedie, benché siano moderatamente piovose, sono le più gradevoli. L’autunno è nettamente più caldo della primavera che ancora soffre di scampoli d’inverno.
Con una temperatura media massima superiore ai 30 °C, l’estate romana è per natura già molto calda. Nell’ultimo decennio, a causa dei cambiamenti climatici, ha subito trasformazioni ulteriori, con un aumento dell’intensità delle ondate di calore. Il centro di Roma dista grossomodo 25 km dal litorale tirrenico. In estate l’influenza mitigatrice del Mar Tirreno è più avvertibile sui versanti occidentali della città grazie al caratteristico “Ponentino”, un delicato zefiro che spira da ovest verso est inibendo l’eccessivo riscaldamento dei pomeriggi estivi e alleviando la sensazione di disagio. Diversa la situazione al centro raggiunto solo parzialmente dal Ponentino a causa della forte urbanizzazione, la cui temperatura può registrare fino a 3°/4 °C in più rispetto al versante ovest.
D’estate il connubio tra tasso di umidità e temperature elevate, unito a infiltrazioni di aria fresca da nord-ovest può dare vita a rari ma intensi fenomeni temporaleschi; questa situazione si protrae fino al mese di ottobre, le cui infiltrazioni di aria via via più fresca incontrano un mare ancora molto caldo. Durante il resto dell’anno si alternano periodi più asciutti a periodi moderatamente piovosi, con picchi massimi nei mesi di novembre, dicembre e aprile. La media annua precipitativa si aggirava intorno ai 692 mm fino alla fine degli anni ’80.
In inverno in caso di irruzione di aria fredda dalla Valle del Rodano può apparire la neve. Tuttavia, i fenomeni nevosi non sono frequenti ma si verificano nevischi di bassa rilevanza durante i mesi di gennaio o febbraio.
A titolo di esempio vengono riportati i dati relativi alla stazione meteo di Roma Urbe (periodo 1971-2000).