Londra, riaperto lʼ aEroporto di Gatwick
Londra , riaperto l’aeroporto di Gatwick dopo la chiusura per i passaggi di droni
E’ stato riaperto l’aeroporto londinese di Gatwick, dopo la chiusura durata più di un giorno per la presenza nella zona di droni non autorizzati. L’aeroporto ha fatto sapere che per un numero limitato di velivoli sono stati programmati arrivi e partenze. Centinaia di passeggeri sono tutt’ora bloccati nel terminal, mentre la polizia continua la ricerca del pilota dei droni.
Le autorità aeroportuali hanno fatto sapere in una nota che l’attività sta riprendendo lentamente, ma hanno invitato i passeggeri a controllare lo stato del proprio volo prima di recarsi nello scalo “perché arrivi e partenze sono ancora soggetti a ritardi e cancellazioni”.
Nel caso dovessero ripresentarsi problemi con i droni, intanto, la polizia sta considerando la possibilità di abbatterli senza preavviso: si tratterebbe, secondo i portavoce delle autorità, di “un’opzione tattica” per evitare il ripetersi della possibilità di chiusura dello scalo di Gatwick, il secondo della Gran Bretagna per numero di passeggeri. Anche perché, secondo gli investigatori, non si è trattato di un incidente: l’ipotesi è che il drone che ha causato la chiusura sia stato deliberatamente fatto volare sull’aeroporto durante uno dei periodi più affollati dell’anno proprio per disturbare le attività e lasciare a terra decine di migliaia di passeggeri. Londra
Geografia fisica
Londra vista dal satellite.
Londra si trova nel sud-est della Gran Bretagna, sulle rive del fiume Tamigi a poche ore dal Passo di Calais, che separa il Regno Unito dalla Francia attraverso il canale della Manica. A nord si trova la città di Cambridge, nota sede universitaria, e a sud c’è quella di Brighton, famosa località turistica sul canale della Manica. A ovest si trova la cittadina di Windsor, nota residenza estiva della Corona Inglese, vicino all’aeroporto di Heathrow.
Il Tamigi
è per gran parte navigabile e Londra ha sfruttato questa caratteristica con un porto fluviale. Che, data la vicinanza al mare, è stato fino a metà del XX secolo uno degli scali più importanti del mondo. Il fiume, che l’attraversa scorrendo da ovest a est. Ha avuto un’enorme influenza sullo sviluppo della città. Londra è stata fondata sulla riva settentrionale del fiume che, per molti secoli; è stata collegata alla sponda opposta da un solo ponte: il London Bridge.
Di conseguenza il centro di gravità cittadino è posto storicamente nella parte a nord del Tamigi. Quando a partire dal XVIII secolo si costruirono nuovi ponti, di cui il più famoso è il neogotico Tower Bridge, la città prese a espandersi in tutte le direzioni, favorita dal fatto che il suolo cittadino, una pianura alluvionale, non offre ostacoli alla crescita urbana. A Londra si possono trovare dei rilievi, ad esempio Parliament Hill e Primrose Hill, che comunque risultano irrilevanti nell’assetto urbanistico della città che di conseguenza presenta un’estensione dalla forma vagamente circolare.
Un tempo il fiume aveva un letto più largo, che oggi è stato ristretto dagli argini per consentire la costruzione di edifici. Analogamente molti suoi affluenti sono stati incanalati in tubature sotterranee. Il Tamigi risente delle maree e così Londra è a rischio d’inondazione. Il problema è aggravato dalla lenta “inclinazione” della Gran Bretagna che, per motivi geologici, si sta alzando nella parte settentrionale e abbassando in quella meridionale. A fronte del pericolo, negli anni settanta si è costruita a Woolwich la Thames Barrier.